VALUTAZIONE DEI BENI IMMATERIALI ASSETS ITANGIBILI
(Marchi e Brevetti)
Gli asset intangibili, come tutti gli asset aziendali, rappresentano una fonte di potenziale reddito per l’impresa. In generale, è possibile identificare le seguenti categorie: prodotti/servizi (in questo caso l’asset intangibile si riferisce ad un potenziale brevetto o marchio originato da ingenti investimenti in ricerca e sviluppo sostenuti dall’impresa), customer relation (la presenza di clienti fedeli al brand e all’azienda consente l’applicazione di un premium price, comportando un vantaggio competitivo per l’azienda stessa nell’arena competitiva), risorse umane (le attività declinate dalla funzione aziendale incrementano la produttività dei dipendenti e ne riducono il turnover) e capitale organizzativo (modelli organizzativi e processi aziendali che consentono all’azienda di guadagnare vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, sia attraverso la generazione di flussi di reddito positivi che tramite la riduzione dei costi di produzione).
La valutazione degli intangible asset rappresenta oggi una tematica ampiamente dibattuta, anche alla luce di normative agevolative a beneficio di coloro che su tali asset realizzano cospicui investimenti (si veda, ad esempio, il “Decreto Agosto”, che prevede la rivalutazione dei marchi di proprietà dell’impresa, con l’obiettivo di incentivare la patrimonializzazione delle imprese, senza oneri fiscali); diventa quindi indispensabile procedere ad un corretto assessment circa le capacità di un’impresa, analizzando attentamente tutti gli asset che la compongono e comprenderne il reale potenziale.
Grazie ad un team di professionisti sono in grado in grado di effettuare una perizia di stima affidabile al fine di attribuire una valorizzazione ai beni intangibili come marchi e brevetti.
RIVALUTAZIONE DEI BENI DI’IMPRESA
Il legislatore, a più riprese, ha previsto norme speciali di rivalutazione dei beni d’impresa. L’ultima di esse, oggetto di analisi, è quella prevista dall’art. 110 del DL 14.8.2020 n. 104, conv. L. 13.10.2020 n. 126. Le ultime leggi speciali di rivalutazione si rifanno, con poche varianti, agli artt. 10 ss. della L. 21.11.2000 n. 342, oggetto di attuazione da parte del DM 13.4.2001 n. 162 e del DM 19.4.2002 n. 86.
Possono essere rivalutati i beni d’impresa e le partecipazioni di cui alla sezione II del capo I della L. 342/2000. Trattasi, quindi:
• dei beni materiali e immateriali (marchi, brevetti, licenze ecc, con eccezione per i „meri“ costi pluriennali), con esclusione di quelli alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa;
• delle partecipazioni in società controllate e collegate, purché costituenti immobilizzazioni finanziarie.
Un passaggio chiave per effettuare la rivalutazione – e quindi di incrementare il valore della propria impresa – è relativo alla perizia di stima per i beni oggetto della rivalutazione.
La perizia è un passaggio fondamentale per valutare se è utile e opportuno effettuare la rivalutazione per beni materiali, ma a maggior ragione per i beni immateriali che molto spesso sono asset di difficile valutazione e un’elevata complessità nel reperire le valutazione degli stessi beni sul mercato.
Tuttavia, la perizia di stima non è un passaggio obbligatorio, è ammessa anche una stima “interna” basata su listini prezzi o corrispettivi, anche se è fortemente consigliata in quanto i valori rivalutati devono essere affidabili. Infatti, come viene riportato nel documento n.71 di Assirevi (Associazione Italiana delle Società di Revisione): i valori devono essere determinati sulla base di perizie di stima redatte da periti indipendenti, che esplicitino i criteri adottati per la determinazione in modo chiaro e verificabile.
La perizia di stima può non essere necessaria per i beni materiali, ma per quelli immateriali diviene quasi obbligatoria, in quanto è molto complicato stabilire la rivalutazione di un bene astratto e intangibile e per questo è molto importante affidarsi a professionisti del settore.
Grazie ad un team di professionisti sono in grado in grado di effettuare una perizia di stima affidabile al fine di attribuire una valorizzazione ai beni intangibili come marchi e brevetti.
VALUTAZIONE AZIENDE E/O RAMI D’AZIENDA
La valutazione d’azienda è materia che si sta diffondendo nella pratica professionale per soddisfare le sempre nuove esigenze che il mondo d’impresa impone. Nelle fasi iniziali di sviluppo della materia i criteri valutativi erano caratterizzati da fattori empirici, via via sostituiti da modelli più complessi basati su assunti di generale accettazione e oggettivamente dimostrabili.
La valutazione di azienda è una tecnica che ha lo scopo di determinare il valore di una impresa, sia essa società di capitali o società di persone, o di determinare il valore di una quota societaria.
Il valore dell’impresa che si ottiene con la valutazione di azienda non è da confondere con il suo prezzo, poichè il prezzo è ciò che viene definito dalle parti in esito alla contrattazione, e che di solito ha come base di partenza un processo di stima che viene effettuato con la tecnica della valutazione di azienda.
La stima è un processo complesso che coinvolge gli aspetti più disparati non solo contabili, fiscali e legali, ma anche ambientali e di mercato.
Il valore d’azienda intesa come complesso di beni organizzati per l’esercizio dell’attività di impresa non può essere considerato come somma di singoli beni per il profilo dinamico che li caratterizza e per il ruolo significativo ricoperto dall’imprenditore e dalle sue capacità gestionali e di coordinamento che garantiscono la produzione di un adeguato livello di reddito e una idonea remunerazione del rischio assunto.
Grazie ad un team di professionisti sono in grado in grado di effettuare una perizia di stima affidabile al fine di attribuire una valorizzazione ai beni intangibili come marchi e brevetti.